Come è noto, oltre al superamento dell’esame, per iscriversi all’OAM è necessaria una polizza di responsabilità civile professionale per la copertura di eventuali danni provocati a terzi nell’esercizio dell’attività di vendita e di intermediazione, tale necessità nasce per gli agenti in attività finanziaria e mediatori dagli articoli 128-quinques lettera D e 128-septies lettera F del TUB.
L’OAM, oltre a regolare i massimali di queste polizze, ha ribadito che tale massimale deve essere garantito per ciascun assicurato quando la polizza riguarda il collaboratore di un agente (ditta individuale) o una società di persone agente in attività finanziaria, in tale caso la polizza dovrebbe coprire l’attività del collaboratore / agente anche al di fuori della collaborazione fisica o società agente. Purtroppo tale modifica alle polizze standard abitualmente vendute risulta di difficile attivazione e, quindi, si preferisce stipulare una polizza ad hoc diversa da quella già stipulata dall’agente iscritto, anche perché in tale caso generalmente i volumi d’affari non sono elevati e quindi le tariffe sono minime.
Sin da quando è partita l’obbligatorietà di tali polizze assicurative ho iniziato ad esplorare le offerte del mercato per poter offrire tale copertura ai miei clienti e sin dall’inizio ho riscontrato la indisponibilità a coprire tale rischio da parte delle compagnie d’assicurazione abitualmente operanti in Italia.
Tale indisponibilità derivava principalmente da due fattori:
– l’assenza di elementi che potessero fare prevedere quanto ampio sarebbe stato il mercato dei mediatori creditizi e degli agenti in attività finanziaria e l’assenza di dati sui sinistri di queste coperture che potesse sviluppare delle specifiche analisi attuariali;
– altro elemento di difficoltà di valutazione per le compagnie di assicurazione italiane era la necessità di applicare una clausola claims made che estendesse la copertura ai comportamenti degli assicurati anteriori alla stipula della polizza, estendendo l’alea ai comportamenti colposi dell’assicurato commessi in passato pur non essendo ancora a conoscenza della loro illiceità o idoneità a produrre danno.
Stante tale difficoltà iniziale la ricerca di coperture adatte ha dovuto necessariamente coinvolgere attraverso brokers specializzati compagnie di assicurazione straniere o se non direttamente i Lloyd’s di Londra.
Queste compagnie di assicurazione straniere hanno accettato di trattare tali coperture perché già da tempo coprivano le responsabilità di intermediari finanziari operanti all’estero, in particolare nella mia attività ho preferito operare con un broker specializzato nella RC professionale in quanto aveva strutturato in Italia un ufficio sinistri con il compito di seguire le richieste di risarcimento nonché la gestione dei sinistri per tutto l’iter evolutivo fino alla loro conclusione, ponendosi come intermediario nei rapporti fra clienti-broker, loss adjuster e sottoscrittori assicuratori, predisponendo inoltre le relazioni sullo stato dei singoli sinistri nella fase di rinnovo annuale delle coperture. Altre compagnie straniere operanti sul mercato italiano non avevano questa affidabilità nel seguire il cliente in ipotesi di sinistro e di qui la mia scelta.
Inizialmente le polizze offerte attraverso questo sistema avevano un costo più elevato di quello che attualmente viene praticato, ciò avveniva a causa della difficoltà di valutazione dell’alea del rischio di cui parlavo prima, oggi si è potuto valutare con i primi elementi concreti che sono poche le cause che possono far nascere un sinistro per queste categorie professionali. Non si tratta ancora di concreti elementi statistici perché non possiamo per ora valutare serie storiche, ma comunque abbiamo i presupposti per ben sperare su una diminuzione futura di questi costi.
Gaetano Burrattini