Nel corso del 2013 il mercato del credito al consumo ha continuato la sua decrescita (-6.6%) tale elemento deriva principalmente dal calo dei prestiti personali -9.6% e da quello dei prestiti finalizzati per l’acquisto autoveicoli e motocicli -6.6%. Unico settore che ha registrato una leggera crescita +3,1% è stato quello delle CQS, ma andando ad analizzare il dato vediamo che tale crescita è stata determinata dalla cessioni ai pensionati +9,2% mentre per i dipendenti privati si è potuto registrare una flessione del 10,6%. In particolare il numero delle operazioni finanziate per i pensionati ha raggiunto quelle concesse in totale ai dipendenti pubblici e privati, se guardiamo alla distribuzione del mercato questo dato si accompagna ad una forte crescita della presenza dei più importanti gruppi finanziari che hanno incrementato la loro presenza in questo mercato (con l’eccezione di Unicredit).
Il mercato si presenta quindi, anche se in crescita, fortemente concentrato. Per quanto attiene invece gli operatori che si occupano della distribuzione, agenti e mediatori creditizi, questi ultimi non si lamentano anche perché gli effetti della riforma hanno determinato una forte riduzione del numero di operatori e quindi quelli rimasti hanno potuto beneficiare di tale condizione.
L’elemento caratterizzante di questo inizio d’anno è quello relativo ad alcune compagnie di assicurazione che hanno annunciato il ritiro da questo mercato: purtroppo non è una novità! Gli operatori finanziari di questo mercato hanno sempre scaricato sulle compagnie di assicurazione i rischi relativi alla concessione di prestiti a dipendenti privati, e anche la liquidazione di sinistri relativi a dipendenti di enti pubblici rappresenta per le compagnie assicurative assunzione di alti rischi, se non si conoscono bene le procedure previste dalle diverse tipologie di datori di lavoro.
Questi elementi che caratterizzano la cessione del quinto dello stipendio e di conseguenza le polizze che ad essa sono connesse, hanno sempre fatto sì che nella storia di questo prodotto finanziario, che si caratterizza per la sua molto specifica componente assicurativa, le compagnie di assicurazione che si sono affacciate su questo particolare mercato senza la dovuta preparazione si siano poi dovute ritirare lamentando perdite più o meno gravi in realtà dovute proprio alla sottovalutazione di queste specificità.
È così che, se negli ultimi anni il fattore che limitava l’espansione di questo settore (almeno dal punto di vista dell’offerta) era legato alla carenza di “plafonds finanziari”, oggi sembra che la carenza di compagnie di assicurazione disponibili ad operare sia il nuovo problema per il mercato delle CQS.
Gaetano Burrattini
EGR. DOTTOR BURRATTINI, LEGGENDO IL SUO ARTICOLO CHE COME SEMPRE E’ PRECISO E UTILE NEL LAVORO DELLA MEDIAZIONE CREDITIZIA, LE VOLEVO CHIEDERE:
–VISTO CHE IL SETTORE DELLE CESSIONI DENOTA IL PROBLEMA CHE TANTE COMPAGNIE DI ASSICURAZIONE, COME LEI ESPONEVA CHIARAMENTE, SI STANNO RITIRANDO DAL MERCATO, AL DI LA’ DELLE SOLUZIONI CHE POTREBBERO ESSERE ADOTTATE E SOPRATUTTO DALL’ALTO DELLE SUE COMPETENZE IN MERITO,QUALE POTREBBE ESSERE UNA SOLUZIONE CHE NON METTA IN STAND-BY QUESTO PARTICOLARE SETTORE DEL CREDITO?
LA RINGRAZIO ANTICIPATAMENTE E LE AUGURO UN PROFICUO LAVORO.